Simona Candido, Arte e Web
Arte o Web o Arte e Web?
parola a MissPeppi e le sue #questionispinose
La questione risulta molto spinosa, devo scegliere tra arte e web oppure posso trovare il modo per far condividere il tutto? Tutto è cominciato tanto tempo fa, quando studiavo al liceo artistico e contemporaneamente entrò in casa il primo computer.

Se da una parte avevo la creatività artistica e manuale che mi soddisfaceva, dall’altra stavo scoprendo la creatività interattiva. Insomma alla base di tutto c’è sempre la creatività.
Appartengo a quella che è comunemente chiamata Generazione X, coloro che sono nati tra il 1965 e il 1980. In realtà questo era un termine utilizzato precedentemente per indicare i giovani che avevano vissuto la seconda guerra mondiale, ma fu abbandonato e ripreso diversi anni dopo per indicare quella generazione che: “dormono insieme prima del matrimonio, non credono in Dio, disprezzano la Regina e non rispettano i genitori“, insomma i primi veri rivoluzionari figli del 68 e della rivoluzione studentesca, una generazione all’insegna del rivoluzionarismo cosmico, interiore ed esteriore. Ed infatti era proprio così, eravamo una generazione che assorbiva tutto ciò che era stato per trasformarlo in ciò che sarebbe arrivato.
-“Toc Toc”
-“Chi è?”
-“il futuro”

Cosa dovevo fare? Lasciare le novità fuori la porta? Non sono scortese e poi, ero proprio curiosa di scoprire chi o cosa sarebbe entrato. Così mi sono ritrovata sulla scrivania una di quelle macchine che solo il monitor occupava l’intero piano d’appoggio, con un motore pc in orizzontale chiamato “Personal computer” perchè era il primo che si prestava per l’utilizzo personale. Soppiantò in poco tempo la mia vecchia macchina da scrivere (sempre dell’Olivetti che continuo a conservare nel mio armadio).
Se la mattina passavo le ore a dipingere, disegnare e progettare architetture, il pomeriggio dopo i compiti mi ritrovavo a programmare il video gioco che avrei potuto utilizzare solo se nel linguaggio Dos, azzeccavo i comandi ( tipo : C://… ve lo ricordate?). Ma quali erano i primi videogiochi? Space Invaders, sostituito da Asteroid, fino a giungere con Pac-Man in bianco e nero e poi a colori.

Il guaio più grosso era che non esistevano ancora tutti quei programmi che ci avrebbero consentito il modo per poter fare le ricerche, per quello dovevamo ancora utilizzare le grosse enciclopedie cartacee e scrivere tutto a mano.
In poche parole il mio amore per il digitale è nato proprio così e nel giro di pochissimi anni tutto si è evoluto con l’arrivo dei computer a scuola e della grafica computerizzata, con CorelDraw che nel 1989 fa il suo primo ingresso nei corsi che frequentavo.
Poi sono nate le chat e si è cominciato a varcare quello che fino ad allora era stato il confine della propria città, perchè con le chat si entrava in contatto con chi era al di là della propria zona, addirittura si andava oltre oceano e altr’alpe senza scomodarsi dalla poltrona. Così come nella storica e molto frequentata chat di Iol, dove si poteva creare delle stanze e parlare con più persone. Ma anche ICQ, o Messenger quando ancora non era di facebook, e ancora la chat e la community di Libero…e potrei continuare. Qui ho conosciuto davvero tanta gente che mi ha aiutato a capire il web e a studiare questo mondo , ma soprattutto ho avuto modo di scambiare molte idee e progetti non solo rispetto al digitale ma che riguardavano anche l’arte e l’illustrazione.

Poi è stata la volta dei blog, dei siti, dei social ed io mi sono chiesta se era un buon modo per far conoscere ciò che facevo. La risposta non poteva essere che “si”, visto che sono sempre stata una pioniera, felice di scoprire nuove terre inesplorate. Ho cominciato con Libero e la sua community. Così ho creato il mio profilo (avevo già la mail che esiste ancora e anche quella è funzionante) ed ho inserito le foto dei miei quadri. Di questo però ve ne parlerò un altro momento.

Facciamo invece un grosso salto in avanti ed arriviamo al 2008 e veniamo al dunque. Cominciamo con quello che è stato il mio primo social a tutti gli effetti, parlo di Facebook, al quale mi sono iscrittami quasi subito per un motivo molto importante, dovevo capirne il funzionamento perche mia figlia aveva chiesto di iscriversi. Come ho scritto prima, faccio parte della generazione X, quella che è figlia della rivoluzione studentesca, una generazione all’insegna del rivoluzionarismo cosmico, interiore ed esteriore, quindi come pensare di impedire alle mie figlie di conoscere il progresso?

Qui mi fermo , come introduzione non penso sia male.. ma se volete sapere il resto non dovete fare altro che restare connessi e presto vi rivelerò cosa combinai con facebook!
Simona Candido con MissPeppi
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