Social media e l’effetto FOMO: come il timore di perdere qualcosa influenza il tempo trascorso sui social
Cosa è la FoMO?
FOMO è l’acronimo di “Fear of Missing Out”, che in italiano significa “paura di perdere qualcosa”. Si tratta di un termine usato per descrivere l’ansia o la preoccupazione che una persona può provare nel sentirsi esclusa o mancare esperienze interessanti o importanti che gli altri stanno vivendo. Questo fenomeno è spesso associato all’uso dei social media, poiché le persone possono essere costantemente esposte alle attività, agli eventi o alle opportunità degli altri attraverso le piattaforme digitali. Il FOMO può portare a una sensazione di inadeguatezza o di pressione nel cercare di partecipare a tutto, non volendo sentirsi tagliati fuori dalle esperienze degli altri.
Analizziamo più attentamente.
Cosa accade nelle nostre menti?
1- Confronto: Confronto con il mondo, con quel mondo così patinato, con quel mondo che ti sbatte in faccia qualsiasi cosa. Facendo si che la tua quotidianità sembri così noiosa e orrenda. E tu somigli ad una delle sorelle stanche di Marje Simpson. Il confronto spesso nelle menti più giovani comporta anche un frustrante senso di inadeguatezza che può incrinare le menti.
2- Illusione: Sicuramente la mia Up mascherata bene e truccata a modi no potrebbe trasformarsi in una Maserati. Facendo cosi invidia a chiunque, e potrei quindi fare foto e selfie in un auto di lusso. Illudendo chi va a vedere il mio profilo di avere realmente con “5 semplici mosse per avere 100mila follower” di aver guadagnato i miliardi. Cosa che ovviamente non è vera.
3- Dipendenza dal Like: aggiornare costantemente un feed per controllare quanti like ho avuto da quando ho pubblicato quella foto.
“Sono pochi, forse non è piaciuto”, “ Nessuno ha commentato”.
Queste sono solo alcune delle affermazioni che una persona con questo tipo di dipendenze potrebbe fare.
Fenomeni psicologici:
Potremmo scrivere per ore di questo, di quanto internet e i Social siano diventati parte integrante delle nostre vite. Si vedono persone che camminano avvolte senza rendersi assolutamente conto di ciò che il mondo esterno può mostrare. Cosa possiamo chiedere a queste persone? Cosa possiamo dare a queste persone? Cosa possiamo soprattutto dare a queste persone?
La loro paura di perdere qualcosa è direttamente proporzionale alla loro costante voglia di postare, e rimanere connessi al mondo dell’ internet.
Essere attivi sui Social sembra quasi una corsa ad ostacoli, fare un post, una storia, un Reel. Mettersi in mostra li porta ad avere un benessere anche sociologico.
Sono tanti i fenomeni psicologici che si legano ai social, un esempio è il Domscrolling.
In base alla rivista Perspectives in Psychiatric Care (2022), il doomscrolling è la tendenza a cercare ossessivamente informazioni negative online sui social media: crisi, disastri e tragedie nel mondo sono oggetto di costante attenzione e selezione da parte dell’utente.
Ovviamente questo fenomeno si è iniziato a sviluppare associata al periodo in cui eravamo costretti a stare chiusi in casa.
Sicuramente tanti di questi fenomeni sono così comuni, è importante riconoscerli, analizzarli, ma soprattutto dare il giusto supporto.
Avere un occhio attento su queste tematiche ci permette di essere più reattive a ciò che ci accade introno. Figli, fratelli, nipoti potrebbero avere questo rapporto distorto con i Social, noi potremmo essere coloro che supportano verso un rapporto costruttivo.
Ovviamente è sempre un piacere condividere del tempo con voi.
Spero di avervi dato spunti di riflessione.
Monica
Abbiamo parlato di argomenti simili anche in : https://www.disagidiunarossa.com
P.s vi ricordo che è su Spotify il podcast mio e di Topazia. Gli argomenti sono infiniti!
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