Arte o Web o Arte e Web?


Le #questionispinose continuano.
Vi ricordate dove eravamo rimasti? Dopo un veloce ripasso del mio approccio al mondo della tecnologia, dei computer e del digitale, dopo aver imparato a conoscere programmi e internet, dopo aver utilizzato i
primi social network appena nati ( e parlo di Myspace, flirk, Msn, Skype ed altri) arriva Facebook, social più noto del mondo che prende vita nel 2004.

myspace

Sapete perché Mark Zuckerberg crea questa piattaforma social? Il primo intento è quello di mettere in collegamento gli studenti universitari di Harvard, ma durante il primo mese di funzionamento, ben la metà degli studenti dell’università si iscrissero e un anno dopo il suo lancio Facebook era presente in circa 500 università americane. Nel 2006 finalmente diviene di dominio pubblico. Mi sono chiesta anche il perchè Zuckerberg decide di chiamarlo proprio Facebook. Ho scoperto che questo termine è utilizzato per
chiamare un libro che viene distribuito tra gli studenti con le loro foto, proprio per farli socializzare e conoscere.
E’ così che una idea si fa strada nella mia mente ( e non aveva torto): e se le mie figlie quasi adolescenti, mi avessero chiesto di poterlo utilizzare? Ovvio che la questione in quel momento (parliamo del 2009) era unica: prima di farlo utilizzare a loro dovevo conoscerlo io, perché il nemico è sempre meglio farselo amico.
L’attività dei social tra i ragazzi cominciava ad essere ovvia, erano utilizzati per tenersi in contatto per i compiti e per la scuola e quindi da li a poco sarebbe diventata “ovvia” anche a casa mia. L’unica soluzione era quella di crearmi un profilo e imparare a navigare.


-Accedi su facebook
-Crea un nuovo account
-Inserisci nome, indirizzo e-mail o numero di cellulare, password, data di nascita e genere
-Clicca su iscriviti.
-Per concludere il processo di creazione del tuo account, devi confermare il tuo indirizzo e-mail o numero di
cellulare.
Il gioco è fatto, profilo creato, ora potevo cominciare la mia avventura.

facebookprofilo1

Ad oggi conto di un profilo (sempre quello), due pagine, vari gruppi da gestire, con l’esperienza di un gruppo di oltre 30.000 persone che riguardava il mondo handmade, e soprattutto una bella esperienza sul social Facebook e tutti i suoi segreti.
Sapete che in questo momento il social è in forte fermento e si prepara al caos delle elezioni USA, tutto questo con un blocco dei post virali e con una modifica all’algoritmo?
Lo fa con il rallentamento della diffusione dei post che diventano virtali. Praticamente tramite l’alterazione dell’algoritmo che governa le news feed modifica i contenuti che gli utenti vedono e cambia temporaneamente le regole che definiscono alcuni contenuti dichiarandoli pericolosi in modo da eliminare anche certi messaggi in automatico.
Devo però anche dirvi che alcuni dipendenti del social media si sono lamentati ed hanno dichiarato la loro preoccupazione per questa strategia aziendale, per paura che anche se involontariamente questo vada a nascondere anche le notizie di legittime discussini.
Che dire? staremo a vedere cosa succede.
Ma visto che abbiamo toccato questo argomento. vogliamo chiarire cosa è “l’algoritmo”?
E’ lo strumento attraverso il quale il social network seleziona, dalle migliaia di combinazioni possibili, la graduatoria e l’importanza delle notizie (il ranking) che l’utente vede appena entra nel proprio account.
Ogni Social ha il proprio algoritmo e capirne il funzionamento permette di riuscire a postare in modo giusto.
Per dirla in modo breve possiamo dire che un algoritmo non è altro che… una lista di istruzioni da seguire
per risolvere un problema. Volete un esempio ancora più pratico? L’algoritmo per la pizza è la ricetta, oppure quello per far funzinare l’aspirapolvere sono le istruzioni.
In informatica invece, per “dire” a un computer che cosa fare occorre un codice, e per scrivere questo codice serve, appunto, un algoritmo.
Che ne dite? vi sarà servito questo piccolo articolo con una tanto grande questione spinosa?
L’ultima cosa da dirvi per oggi è…
..ci sentiamo presto con la continuazione .
Simona Candido con MissPeppi

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